Pillole di bioenergetica*Diritti fondamentali (6) Diritto di desiderare
- gerardinamaglione
- 11 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Sei a disagio nel lasciarti andare e nel mostrare la tua parte tenera e vulnerabile?
Ti senti spesso in dovere di essere il/la migliore in ogni circostanza?
Forse questo ti riguarda.
6) Diritto di desiderare:
il sesto diritto per nascita è quello di protendersi verso l’amore e verso la soddisfazione dei propri bisogni con tutta la carica energetica di cui un bambino dispone tra i tre e i sei anni. In questa fase, è naturale orientarsi verso la ricerca di una gratificazione affettiva che integri in un tutt’uno cuore, sentimenti, sessualità e affetti che in questo periodo per lui si equivalgono.
Seguire il proprio desiderio di gratificazione è quindi un movimento naturale che si esprime sovente nel protendersi verso il genitore di sesso opposto con tutta la propria carica affettiva. Se la risposta del genitore a questa richiesta è di colpevolizzazione oppure di inconsapevole seduttività seguita da rifiuto, tutto ciò è vissuto dal bambino come un tradimento del suo protendersi verso l’amore, e in definitiva con una profonda sofferenza.
Di fronte all’allontanamento inspiegabile del genitore tanto amato e desiderato, il bambino si convince di aver fatto qualcosa di sbagliato, prova vergogna e colpa e inizia una rincorsa che durerà tutta la vita per riconquistare l’amore perduto.
La sua vita affettiva adulta sarà segnata da una costante paura di amare e di lasciarsi andare perché la sua esperienza infantile gli ha insegnato che protendersi verso l’amore equivale ad esporsi al rifiuto e pertanto rimarrà imprigionato nel bisogno di controllare le relazioni affettive, evitando sempre di mettersi in una posizione di vulnerabilità.
Sarà una persona che nelle relazioni tende sempre a frenare, a trattenere qualsiasi impulso ad aprirsi e protendersi verso l’esterno. Sentirà sempre l’impulso ad eccellere ad ogni costo, ad “essere brav@” nella speranza inconsapevole di guadagnarsi così l’amore degli altri.
Le esperienze del passato ci aiutano a capire meglio noi stessi ma non necessariamente condizionano il nostro presente. Dipende da noi.
Se vuoi andare più a fondo su di te in relazione a questi temi, io sono qui per ascoltarti: contattami!
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