
Abbiamo visto che ciascuno di noi nell’affrontare la vita indossa un’armatura caratteriale (psicologica e corporea) formatasi negli anni a seguito delle ferite ricevute. Ognuna di queste “cicatrici” testimonia la compressione o negazione di un tuo specifico diritto fondamentale da parte dell’ambiente in una fase dello sviluppo verso l’affermazione di sé. Vediamo quali sono in bioenergetica i “diritti fondamentali per nascita” di ciascun individuo.
1) Diritto di esistere: è il diritto semplicemente di stare al mondo, di “esserci”, il più fondamentale, e per questo la sua negazione provoca la ferita più profonda di tutte. Sembra paradossale ma per alcune persone il solo fatto di essere venute al mondo ha provocato nelle figure di cura un intimo rifiuto per le ragioni più disparate e a volte indipendenti dalla volontà dei caregivers stessi (pensa ad esempio ad una madre depressa che non ha l’energia vitale sufficiente per dare al figlio il nutrimento affettivo di cui ha bisogno e perciò, suo malgrado, prova un intenso sentimento di ostilità verso il figlio). La lesione di questo diritto accade dunque nei primissimi mesi di vita (anche intrauterina): per il bambino significa sperimentare una profonda freddezza, se non una vera e propria ostilità. Questa esperienza così traumatica del “bambino non amato” è la base del carattere che in analisi bioenergetica è chiamato “schizoide”. E’ importante precisare che nella complessità della realtà umana non esiste un individuo che incarna il tipo caratteriale “puro” (ad esempio “lo schizoide”) ma ciascuno di noi, nel gioco di incastri tra esperienze vissute e corredo genetico, rappresenta una combinazione unica e irripetibile dei diversi tratti caratteriali.
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Illustrazione Alexandra_Koch
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